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Marmo pentelico
Alt. tot. 11,5 cm; largh. mass. con volute 37 cm; lungh. pulvini 32 cm; diam. base 27 cm
Prima metà I d.C.


Scheda opera

Capitello ionico di colonna

Capitello ionico di tipo canonico che presenta un abaco quadrato (lato 30 cm; diag. 38 cm), le volute e pulvini laterali, ma risulta privo di collarino e la circonferenza di base (diam. 27 cm), lavorata a gradina, doveva appoggiarsi direttamente sul sommoscapo della colonna.

Il canale delle volute (largh. 3,5 cm) presenta una sezione concava con i margini sporgenti che proseguono nella spirale terminando in un lobo piatto e liscio (diam. volute 10 cm); all’estremità delle volute rimane traccia della semipalmetta obliqua che lambisce senza coprirlo il primo ovulo.

L’echino è fortemente intagliato dal kyma ionico (alt. 6 cm) con tre ovuli interi e profondamente incisi, ben delineati nella loro rotondità e dall’estremità inferiore appuntita; essi sono racchiusi in sottili sgusci, non ancora a sezione larga come avverrà in epoca flavia, e sono uniti da sottili lancette, che saranno successivamente sostituite nei capitelli ionici dalla comparsa delle freccette.

Per questi elementi caratterizzanti il capitello è collocabile cronologicamente nella prima metà del I secolo d.C. Il nostro esemplare realizzato nel pregiato marmo pentelico presenta alcune caratteristiche stilistiche che richiamano la tradizione ellenistica: l’intaglio del capitello indipendentemente dal sommoscapo della colonna, secondo la tradizione attica e microasiatica, la presenza della linea immaginaria che unisce il centro delle spirali coincidente con la base dell’echino, il canale delle volute non curvilineo, il disegno semplice e nitido che richiama le officine attiche.

Soprattutto nella lavorazione plastica del kyma ionico con gli ovuli pieni, che terminano appuntiti e le sottili lancette, potrebbe rivelare la presenza di una manodopera di origine greca attiva in età augustea.