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150 x 80 cm
Olio su tela


Scheda opera

Veduta della campagna romana


Il dipinto

A lungo considerato (ingiustamente) un artista minore rispetto ad altri più suoi illustri colleghi vedutisti del XVIII secolo come Locatelli e Van Wittel, Paolo Anesi fu invece un pittore assai prolifico e fondamentale nella storia di questa Scuola e per questo negli ultimi anni ha ottenuto quella sacrosanta celebrazione da parte della critica che era mancata finora. Questa ariosa veduta della campagna romana è un esempio eccellente della sua produzione artistica e testimonia il ruolo svolto da questo pittore nell’ambito del paesisimo romano in quel importantissimo momento storico nel quale la città e i suoi dintorni subirono importanti variazioni. Non a caso Anesi fu uno degli artisti più apprezzati fra i viaggiatori del Grand Tour, e in particolare fra gli inglesi, ma fu ugualmente considerato dai propri concittadini come dimostrano le numerose sue tele conservate oggi in molte collezioni nobiliari. Di questo pittore è importante rilevare come riesca a coniugare la chiarezza ottica vanvitelliana (ripresa poi anche da Hendrick Van Lint) con la tradizione del paesaggio ideale di Jan Frans Van Bloemen, migliorandola ulteriormente con accorgimenti che sembrano anticipare il Neoclassicismo.

Giancarlo Sestieri, nell’attribuire questa tela a Paolo Anesi, ci svela anche la zona raffigurata: si tratta di un’area della campagna a nord di Roma, con il monte Soratte sullo sfondo Ciò  confermando la caratteristica di veduta reale di questo dipinto, impreziosito ulteriormente dalla morbidezza della stesura e dalle raffinate velature che riproducono la sensibilità atmosferica dell’aria intrisa di luce.