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32 x 50 cm
Olio su tela


Scheda opera

Veduta del Tevere alla Salara con l'Aventino


Il dipinto

Per dipingere la nostra veduta, il pittore inglese Henry Murch ha scelto un luogo lungo la riva del Tevere nei pressi del Ponte Rotto, ovvero l’antico Ponte Emilio (181-179 a.C.), ponendosi sulla sponda opposta del fiume in coincidenza con l’antica Cloaca Massima e il Tempio di Vesta.

Il luogo era ben noto ai vedutisti dell’epoca: tra gli altri anche il danese Christoffer Wilhelm Eckersberg (1783-1853) ci ha lasciato una veduta dell’Aventino ritratta dal medesimo punto di osservazione. Questa veduta costituisce una rara testimonianza delle costruzioni addossate al colle prospicienti la via Salara, oggi non più esistenti, in particolare i Magazzini del sale.

Sulla sommità del colle si distinguono la chiesa di S. Sabina con l’annesso convento, il campanile e la chiesa dei Santi Bonifacio e Alessio e, più oltre, il Priorato di Malta, mentre in primo piano lungo la riva del fiume si affacciano mulini e capanni.

Sulla opposta riva trasteverina, tra la vegetazione si intravedono il Casino di Donna Olimpia, oggi non più esistente, e il complesso del S. Michele.

Dell’artista inglese, originario di Bath, nell’Inghilterra sudoccidentale, è documentata la presenza a Roma a metà del XIX secolo, dove aveva uno studio situato in via Gregoriana al numero 17.

Un suo dipinto, raffigurante una veduta di palazzo Doria Pamphilj al Corso, era esposto nel 1850 alla Royal Academy of Arts di Londra. Murch espone inoltre due vedute di Tivoli alla British Institution di Londra. Nel 1856 partecipa con quattro dipinti all’esposizione annuale della Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti nelle sale di piazza del Popolo nell’edificio del Valadier tuttora esistente a sinistra della facciata interna della Porta: tra questi figura anche una veduta del Palazzo Doria Pamphilj al Corso, forse la stessa presentata a Londra nel 1850.

Tra le opere a soggetto romano conosciute di Henry Murch è documentato anche uno scorcio di Piazza del Campidoglio conservato oggi presso la Victoria Art Gallery di Bath.