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21 x 30 cm
Tecnica mista su carta


Scheda opera

Sabaudia nella seconda meta' degli anni 30


Il dipinto

Questo disegno è un importante documento visivo della città di Sabaudia, sorta in onore della casa regnante italiana proprio in quegli anni al seguito della bonifica dell’Agro Pontino, a circa 90 km a sud di Roma..

Stilisticamente, l’opera è fortemente futurista e rientrava molto probabilmente all’interno di un progetto di promozione della crescita urbanistica del regime fascista. Bonetti infatti, dopo aver aderito al secondo documento futurista, quello inerente all’Aeropittura, nel 1929, inaugurò una fortunata serie di opere dall’impronta futurista dedicata alle città italiane, alcune raffigurate dall’alto, come se vi stesse volando sopra, mentre altre da un punto di vista più tradizionale, come in questo caso. Con quest’opera Bonetti vuole mettere in risalto i criteri dell’architettura del Ventennio e l’essenzialità delle forme che la caratterizzò. È dunque una celebrazione della razionalità, principio assai caro al regime, dove la funzionalità delle architetture doveva essere lo specchio del pragmatismo del nuovo sistema, che si doveva mostrare snello e funzionale, scevro dalle pratiche bizantine del passato. Un messaggio che doveva essere trasmesso alla popolazione anche attraverso l’architettura delle città che venivano fondate in quegli anni. Fra le quali appunto, c’era anche Sabaudia che rappresenta un buon esempio urbanistico del regime fascista, come la vicina Littoria (oggi Latina).

Inaugurata da Mussolini nel 1934, questa cittadina litoranea venne concepita affinché divenisse un importante centro sportivo per la gioventù fascista, e in particolare per le discipline nautiche, sfruttando il cosiddetto Lago di Paola, il bacino salmastro chiuso sul quale si affaccia il centro abitato e che corre lungo la costa tirrenica, separato da essa, solo da una duna sabbiosa.