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Marmo bigio antico

Alt. 294 cm; diam. imoscapo 39 cm; diam. sommoscapo 35,5 cm

Età imperiale (II – III d.C.)


Scheda opera

Fusto liscio di colonna

Fusto liscio integro di colonna ricavato da un unico blocco di bigio antico brecciato di tonalità molto chiara, con prevalenza di onde e macchie bianche. Il sommoscapo, che presenta ampie fratture, è costituito nella parte conservata da un toro superiore (alt. 2,5 cm, sporge di 1,3 cm), un listello liscio (alt. 1,2 cm) e un piccolo cavetto (alt. 0,5 cm, sporge di 0,5 cm). L’imoscapo è formato da un cavetto (alt. 0,5) e da un listello liscio (alt. 2 cm, sporge di 0,5 cm). Il fusto è stato collocato su base moderna ed è sormontato da capitello antico non pertinente.

Il marmo bigio incominciò ad essere importato a Roma in età flavia e si diffuse moltissimo nell’uso privato per lastre di rivestimento e per colonne di medie dimensioni, forse anche per il suo basso costo.