Brocca dall'imboccatura a disco

Brocca integra di vetro incolore trasparente con riflessi azzurri verdognoli che presenta una leggera patina di incrostazione esterna biancastra. La tecnica utilizzata è la soffiatura con decori successivamente applicati.

Presenta una caratteristica imboccatura a forma di disco, terminante con orlo arrotondato e cordoncino sottile applicato; il collo (alt. 7,7 cm) è cilindrico e rettilineo, alla cui base è stato applicato un piccolo collare spiraliforme. Il ventre ha forma sferica e si appoggia su un piede applicato e modanato finemente; a metà del corpo è stato collocato il manico spesso, che obliquo prosegue rettilineo verso l’esterno, si piega a gomito per poter così giungere orizzontalemnte all’estremità dell’imboccatura con una piccola alzata di forma triangolare allungata. Tali caratteristiche ricordano la lavorazione di oggetti metallici (in Strong D.E., Greek and Roman Gold and Silver Plate, London 1966).

Questa tipologia di recipienti in vetro per versare con tali caratteristiche venne generalmente prodotta nelle officine della Siria e della Palestina intorno alla metà del III – IV secolo d.C. e offrono una gran varietà di forme. Il nostro esemplare grazie al confronto con alcune brocche conservate al Louvre (Arveiller-Dulong V., Nenna M.D., Les vetres antiques du Museé du Louvre, II, Paris 2005) può essere datato nel IV secolo d.C. e viene confermata la sua qualità tecnica di esecuzione.