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Marmo bianco
Alt. massima 63 cm; largh. 33 cm; prof. 21 cm
Metà III d.C.


Scheda opera

Base di pilastrino

Si conserva in un blocco monolitico la parte inferiore di un pilastrino dal fusto scanalato con imoscapo e base, poggiante su plinto non sporgente. La base attica semplice, poggiante su plinto rettangolare a fascia liscia (alt. 5 cm), risulta fortemente schematizzata. Essa è articolata negli elementi tradizionali: un toro inferiore poco sporgente (alt. 4 cm) e un toro superiore (alt. 3,5 cm) separati da una scozia a profilo aperto (alt. 3,5 cm, prof. 1 cm), posta tra due listelli (alt. 1,5 cm e alt. 0,7 cm).

Il fusto scanalato (alt. massima 42,5) del pilastrino aderisce alla base con un imoscapo costituito da un cavetto e un listello liscio (alt. 2 cm, sporge di 1,5 cm). Presenta scanalature profondo a dorso piatto (largh. 1,8 cm), di cui due sul lato anteriore, quattro sul destro e sul sinistro, il retro del blocco è lavorato a subbia con la presenza di fori circolari non molto profondi, confermando l’addossamento del pilastro ad una struttura muraria retrostante.

La caratteristica che inquadra cronologicamente la base e il pilastrino intorno al III secolo d.C. è la schematizzazione degli elementi tra cui una diminuita concavità della curva della scozia e la ridotta espansione dei tori.