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marmo bianco

I d.C.

 

 

 


Scheda opera

Capitello tuscanico di colonna

 

Capitello tuscanico con parte del sommoscapo con una curata ed elegante incisione dei motivi decorativi. Si presenta integro con scheggiature agli angoli dell’ abaco, mentre gli altri due risultano mancanti con ampia frattura; l’echino e sommoscapo sono ben conservati con i loro motivi decorativi.

Il capitello ha un abaco quadrangolare con i lati profilati da un listello liscio, poco conservato, a cui segue una fascia a gola rovescia decorata con kyma lesbico continuo e a seguire una fascia liscia più alta. Il kyma lesbico presenta foglie cuoriformi con solcatura centrale mediana che si apre nella parte finale superiore e la lancetta aderisce la bordo esterno delle foglie continue, rientrando così nel tipo “continuo”, che il Leon lo chiama tipo A attribuendolo all’età augustea. Ai quattro angoli nella superficie inferiore sono scolpiti quattro fiori a cinque petali tondeggianti e lobo centrale. L’abaco poggia su un echino intagliato da un kyma ionico formato da semiovuli appuntiti racchiusi i sgusci arrotondati e convergenti e con nastro a sezione obliqua verso l’interno, uniti tra loro da lancette a punta allungata sottile. Anche il trattamento del kyma ionico ha confronti con esemplari di età augustea nel Tempio di Marte Ultore presso il Foro di Augusto. Segue, prima del sommoscapo, un astragalo formato da perle ovali allungate e fusarole biconvesse. Un listello separa l’ultima parte formata dal sommoscapo della colonna scolpito in un unico blocco di marmo con il capitello stesso. Il sommoscapo è decorato con motivo ad anthemion composto da foglie alternate di palma, le cui punte convergono verso l’interno, e di loto, che si aprono verso l’esterno, tutte sono legate tra loro da tralci vegetali. Il motivo estremamente armonioso trova illustri richiami sulle pitture vascolari e ancora in età classica nella trabeazione dell’Eretteo ad Atene.

Per il tipo in intarsio e di motivo decorativo il capitello può essere inserito nei primi anni del I d.C. in piena età augustea con possibili influenze di maestranze greche.