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Diam. 41,5 cm
Olio su tela


Scheda opera

Allegorie di Amore (II)

Il soggetto
I soggetti raffigurati in questi tondi sono quattro allegorie dell’amore con le sembianze di piccoli putti ritratti in posizioni quasi giocose e caratterizzate dai classici attributi iconografici di Amore: la fiaccola che è simbolo di vittoria e l’arco con le frecce.


Il dipinto
L’opera, preveniente da una collezione privata europea, è cronologicamente collocabile nella prima metà del Settecento e si può attribuire ad un seguace del pittore rococò francese François Boucher. Interprete del gusto elegante della corte di Luigi XV, Boucher ebbe nella marchesa de Pompadour un’importante e influente protettrice nonché committente, in quanto era la favorita del monarca. Il pittore ricambiò questo atteggiamento benevolo ritraendola numerose volte in diversi atteggiamenti e costumi. La sua esperienza di viaggio in Europa e in Italia in particolare, fu fondamentale per la sua formazione artistica; le sue immagini sono tese alla rappresentazione dell’erotismo e della bellezza caratterizzate da una forte spontaneità che ha il suo apice nelle scene di interno, nelle camere borghesi, nelle alcove o nei boudoir dove l’artista riusciva a cogliere piccole scene quotidiane, aspetti intimi e segreti non senza condirli con una leggera punta di voyeurismo.