Capitello composito figurato con teste di arieti
Il capitello si presenta notevolmente articolato negli elementi che lo compongono e nonostante le numerose fratture e parti corrose, è possibile comprenderne la qualità e l’incisione accurata.
Assente il collarino che presentava probabilmente l’astragalo con fusarole e perline, mentre parzialmente si conserva il kyma ionico, che risulta inciso profondamente, come si scorge dall’ovulo laterale molto sporgente e quasi intero, contenuto in larghi sgusci, alternati alle lancette non più conservate; gli ovuli laterali sono lambiti da elementi vegetali a foglie d’acanto che decorano il canale delle volute, qui sostituite dalle protomi di ariete dalle corna profondamente ricurve a chiocciola, quasi a voler ricordare la spirale delle volute. I musi degli arieti sono molto abrasi, ma evidente è il vello sulla fronte reso da molti e fitti forellini di trapano, sulle corna fortemente ricurve sono incise linee oblique.
L’abaco modanato e ricurvo doveva presentare al centro il fiore dell’abaco ormai abraso.
Un esemplare simile a quello della Collezione M, della medesima tipologia si conserva al British Museum, dove risulta conservato l’astragalo e viene collocato cronologicamente tra il I e il II d.C. Il nostro esemplare che doveva presentare un kima ionico con semplici lancette e il trattamento del motivo vegetale meno inciso da solchi e fori di trapano, con maggiore effetto disegnativo e meno impressionistico, si può inquadrare intorno all’inizio – metà del I d.C.